Una testimonianza in ricordo di Sr. Vincenza Leoni, la gioia di essere una Suora Cappuccina

La gioia di essere una Suora Cappuccina

Nel 1962, sono migrata dal mio Paese, dalla Puglia per lavorare nell’Ospedale di Alzano Lombardo (Bg) dove ho incontrato le Suore Cappuccine.

I Padri Cappuccini, nelle ricorrenze delle feste, ci portavano alla Clinica San Francesco di Bergamo per fare una giornata di Ritiro spirituale.

Qui ho incontrato questa grande donna, suor Vincenza, mi ricordo che ci accoglieva con amore, ci faceva parlare e stava con noi per le conferenze. Era una persona che sapeva stare con le ragazze e nel suo volto si leggeva la gioia di essere una Suora Cappuccina.

Quando ci vedeva era veramente come una mamma, stavamo con lei quasi tutta la giornata ci ascoltava e pregavamo insieme. Il suo sguardo era luminoso si stava bene con lei.

Quando veniva ad Alzano a trovare le suore ci salutava sempre con tanto affetto. Anche le suore quando veniva a trovarle le facevano una grande festa  perché veniva la “Madre Vincenza” e tutte erano molto contente. Anche noi ragazze quando sapevamo che veniva la aspettavamo con gioia; si faceva voler bene da tutti. Era una santa…suora

Anche la mia vocazione è sbocciata proprio dall’incontro fatto con lei e con i Padri che ci seguivano. P. Geminiano sapeva scegliere le suore giuste per gli incontri con le ragazze.

Quando è stata eletta Madre generale, oltre il suo amato Istituto ha aiutato tanto la Chiesa, per anni ha guidato l’Usmi di Genova, responsabile di tutta la Vita Religiosa Ligure.

Ringrazio Dio di averla incontrata.

Suor Lucia Caruso