Stefano,  infermiere in sala operatoria della Clinica San Francesco di Bergamo, ha voluto scriverci questo articolo, in ricordo della  “nostra cara Suor Gemma

La nostra Suor Gemma, lei che dal primo sguardo mi ha subito rassicurato con il suo sorriso e la sua risata…come non rimanere colpiti dalla sua presenza esile, curva, ma forte come una roccia che, nonostante varie prove, mai una briciola della sua personalità ne è stata scalfita? Nel corso di tanti anni, penso addirittura venti, appena sveglia il tuo pensiero era salire su, al 4° piano dove, già prima delle 5 del mattino: volevi assicurarti che tutto fosse in ordine e pronti gli ultimi dettagli per la seduta operatoria….E poi giù di corsa a pregare e a fare colazione con le Sorelle, per poi risalire da noi  e dedicarci tutta la giornata.

È bello ricordare quando ci raccontavi del tuo periodo a Roma e, per farci ridere, avevi tanti aneddoti e storie divertenti…come quella in cui giravi in decapottabile con il Primario e il velo al vento. Ma raccontavi anche le tristi vicende delle ragazze-madri a cui eri stata tanto d’aiuto, sempre giù a Roma…

Giorno per giorno ci hai accompagnato: seguivi sempre tutto e vigilavi anche sul comportamento dei medici e dei vari Primari che si sono succeduti, senza risparmiare qualche frecciatina nei loro confronti quando comportamenti o parole andavano oltre…Amavi la tua sala operatoria, amavi noi, e avevi sempre un pensiero per tutti, dall’ultimo arrivato al più anziano. Ti relegavi a pulire i ferri, il  lavoro più umile, per insegnarci – giustamente – che era importante tanto quanto gli altri lavori che, negli anni addietro, avevi già svolto. Ci hai insegnato a mettere al centro i pazienti, a prenderci cura anche – e soprattutto – dell’aspetto psicologico. Ci hai dimostrato l’obbedienza che tu  stessa hai sempre avuto verso le varie Superiore che si sono alternate: mai una critica, mai un lamento, anche quando – nell’ultimo anno – progressivamente e con delicatezza, ti veniva detto che dovevi salire meno da noi.

Dovevi pensare un po’ anche te a riposarti, cosa che non sei mai stata in grado di fare. E ora, che sei finalmente e sicuramente vicino al Padre, ti starai riposando?! Sicuramento no…ti starai preoccupando per noi da Lassù, e per questo ti vogliamo ringraziare.

Suor Gemma, ti vogliamo bene!

 

Stefano Uslenghi

Bergamo, agosto 2020