Suor Giovanna Signori Donna retta e sensibile

Festa di Maria Immacolata 8 dicembre 2024
3 Dicembre 2024
Festa di Maria Immacolata 8 dicembre 2024
3 Dicembre 2024

nasce ad Albino (BG) il 6 aprile 1944  

Emette i primi voti a Genova Quarto il 25 settembre 1971

e la Professione Perpetua a Genova Via Berghini il 3 ottobre 1976          

Muore a Bergamo il 6 dicembre 2024

 

Giovanna nasce in una piccola frazione di Albino, paese della Valle Seriana (BG) in una famiglia semplice, penultima di dieci figli. Dai suoi genitori ha ricevuto l’esempio di una vita di dedizione al lavoro e alla famiglia nutrita da una fede fatta di poche parole ma di tanti gesti concreti.

Risponde con determinazione alla chiamata del Signore perché si rende conto che la vocazione è un dono grande e all’età di 25 anni entra dalle Suore Cappuccine di M. Rubatto. Negli anni di formazione consegue il diploma di infermiera professionale e successivamente quello di capo sala.

Suor Giovanna la troviamo per tanti anni della sua vita accanto ai malati, nelle corsie degli ospedali di Santa Margherita Ligure, ad Alzano Lombardo e in Clinica San Francesco. Nei malati riconosceva la carne di Cristo, aveva per essi un’attenzione e cura particolare, dolce e ferma nello stesso tempo; sapeva assecondare ogni loro bisogno ma anche dire dei no se quanto richiesto andava a scapito della loro salute. Il personale la ricorda come una donna forte, che “faceva rigare diritto” ma retta e precisa e con la quale si poteva dialogare e confidare gioie e dolori della vita.

In varie fraternità ha svolto il servizio di Superiora e per due mandati anche quello di Superiora Provinciale. Sentiva di ringraziare le suore per gli aiuti concreti e spirituali ricevuti e diceva loro che il Signore ha i suoi piani d’amore per tutti anche quando non si comprendono; l’importante è aderire alla sua volontà abbandonandosi in Lui per avere la pace del cuore.

Negli anni trascorsi a Milano, nel limite delle sue possibilità dovute alla già precaria salute, serviva con amore e dedizione i poveri che bussavano alla porta sapendo donare loro non solo il cibo ma un sorriso o una parola buona.

Suor Giovanna nella sua vita è stata molto provata dalla malattia che ha consumato velocente il suo frate corpo; viveva la sofferenza come purificazione e abbandono certa che nulla va perso se offerto con amore al Signore.

Cara Suor Giovanna, ci hai lasciate nel cuore della notte e a pochi giorni dalla Solennità dell’Immacolata; siamo certe che Maria, Porta del Cielo, ti ha preso per mano e accompagnata davanti al Tuo Signore che tanto hai amato e desiderato incontrare. Ora che sei nella pace e contempli il volto del Padre, ricordati di quanti hai amato, servito e consolato su questa terra e intercedi per tutti grazie e benedizioni.

Riposa in pace, nel cimitero di Bondo Petello (BG) insieme ai tuoi cari.

Giovanna nasce in una piccola frazione di Albino, paese della Valle Seriana (BG) in una famiglia semplice, penultima di dieci figli. Dai suoi genitori ha ricevuto l’esempio di una vita di dedizione al lavoro e alla famiglia nutrita da una fede fatta di poche parole ma di tanti gesti concreti.

Risponde con determinazione alla chiamata del Signore perché si rende conto che la vocazione è un dono grande e all’età di 25 anni entra dalle Suore Cappuccine di M. Rubatto. Negli anni di formazione consegue il diploma di infermiera professionale e successivamente quello di capo sala.

Suor Giovanna la troviamo per tanti anni della sua vita accanto ai malati, nelle corsie degli ospedali di Santa Margherita Ligure, ad Alzano Lombardo e in Clinica San Francesco. Nei malati riconosceva la carne di Cristo, aveva per essi un’attenzione e cura particolare, dolce e ferma nello stesso tempo; sapeva assecondare ogni loro bisogno ma anche dire dei no se quanto richiesto andava a scapito della loro salute. Il personale la ricorda come una donna forte, che “faceva rigare diritto” ma retta e precisa e con la quale si poteva dialogare e confidare gioie e dolori della vita.

In varie fraternità ha svolto il servizio di Superiora e per due mandati anche quello di Superiora Provinciale. Sentiva di ringraziare le suore per gli aiuti concreti e spirituali ricevuti e diceva loro che il Signore ha i suoi piani d’amore per tutti anche quando non si comprendono; l’importante è aderire alla sua volontà abbandonandosi in Lui per avere la pace del cuore.

Negli anni trascorsi a Milano, nel limite delle sue possibilità dovute alla già precaria salute, serviva con amore e dedizione i poveri che bussavano alla porta sapendo donare loro non solo il cibo ma un sorriso o una parola buona.

Suor Giovanna nella sua vita è stata molto provata dalla malattia che ha consumato velocente il suo frate corpo; viveva la sofferenza come purificazione e abbandono certa che nulla va perso se offerto con amore al Signore.

Cara Suor Giovanna, ci hai lasciate nel cuore della notte e a pochi giorni dalla Solennità dell’Immacolata; siamo certe che Maria, Porta del Cielo, ti ha preso per mano e accompagnata davanti al Tuo Signore che tanto hai amato e desiderato incontrare. Ora che sei nella pace e contempli il volto del Padre, ricordati di quanti hai amato, servito e consolato su questa terra e intercedi per tutti grazie e benedizioni.

Riposa in pace, nel cimitero di Bondo Petello (BG) insieme ai tuoi cari.

 

Suor Maria Grazia Castelli

Superiora Provinciale

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