Provincia eritrea "Kidane Meheret"
Provincia eritrea "Kidane Meheret"
La numerosa comunità delle Cappuccine in Eritrea è stata eretta come Provincia religiosa - sotto la tutela di “Kidane Mehret”, la Vergine del perpetuo soccorso, e si estende geograficamente in ben quattro province del Paese. Noi, Cappuccine di Madre Rubatto, siamo in Eritrea dal gennaio 1964, presenza inaugurata nella seconda missione in terra africana dell’Istituto. Il gruppo missionario era formato da Sorelle italiane e Sorelle americane che, con grande coraggio e una fede cristallina, hanno formato il primo gruppo di Sorelle eritree. Ma già alcuni anni dopo, in seguito all’annessione dell’Eritrea all’Impero etiopico, abbiamo patito una guerra civile durata quasi vent’anni, e condiviso con la nostra gente miseria, malattia, morte, violenza e distruzione. La fine della guerra, avvenuta nel 1992, che sembrava potesse diventare l’inizio della ricostruzione di un Paese ormai distrutto, con una popolazione decimata e stremata dalla miseria e dalle malattie, in realtà si è dimostrato l’esordio di una dittatura che ancora oggi limita fortemente la libertà personale e non ha dato alcuna forma di prosperità e benessere agli eritrei. Noi condividiamo con questo popolo, al quale ci sentiamo profondamente legate, responsabili quasi come una madre verso il proprio bambino, le non poche sfide che deve affrontare e cerchiamo di essere messaggere dell’amore di Dio, attraverso l’offerta di un umile servizio nel campo della sanità, dell’educazione scolastica e della promozione femminile.
La nostra presenza è diffusa capillarmente con le Scuole materne nella regione del Debut - Saganeiti, Enghela, Mendefera e Adiquala - e nella regione del Maakel – Asmara, e con le Scuole elementari e medie nella regione di Gash-Barkae a Bimbilna. Il servizio educativo non è offerto soltanto ai piccoli e ai giovani, ma anche alle donne attraverso corsi annuali di professionalizzazione, per promuovere la presenza e la ricchezza del femminile all’interno della società eritrea.
Fino al giugno del 2019 abbiamo operato intensamente nei nostri Centri sanitari di Feledareb, Enghela e Bimbilna, ma ci sono stati confiscati militarmente dal Governo: essi rappresentavano un punto di riferimento di migliaia di eritrei, soprattutto poveri, donne, bambini, anziani, perché lì potevano trovare cure mediche gratuite e un conforto religioso per le loro pene.
Dal siamo presenti in Italia a Musile di Piave (Tv), Fabriano (An) e a Vallarsa (Tn) dove ci dedichiamo alla Scuola materna, alla visita alle famiglie, all’assistenza domiciliare degli anziani e alla pastorale nella Parrocchia.