Suor Onorina (Giuseppina) Todeschini, donna semplice, solare e generosa
4 Marzo 2020Suor Clementina (M. Ildegarde) Adobati, donna simpatica, intuitiva e laboriosa
13 Marzo 2020Margherita nasce ad Angolo Terme (Bs) il 19 agosto 1937 ed entra nell’Istituto delle Suore Cappuccine di M. Rubatto, dove veste l’abito religioso il 18 settembre 1958 prendendo il nome religioso di sr. M. Gianfranca dell’Immacolata. Emette i Primi Voti a Loano il 18 settembre 1960 e fa la Professione perpetua a Genova il 16 aootobre 1965.
Muore nella RSA di Bergamo il 12 marzo 2020.
La piccola Margherita nasce da una famiglia molto religiosa del Bresciano. Lei stessa ricordava con affetto e riconoscenza il gran bene ricevuto da suo padre mentre la mamma, donna energica soprattutto con i figli, era particolarmente esigente specie riguardo alla fede e alle pratiche religiose. Sr. Gianfranca era solita raccontare che quando erano in Chiesa, anche se ragazzetti, non voleva assolutamente che si distraessero, perchè desiderava che coltivassero una profonda comunione con Gesù, il loro Amico presente nel tabernacolo.
La vocazione di questa Sorella è unica, segno di come Dio si serva di tutto, anche di piccole cose, per attrarre a sè i suoi figli. Infatti, grazie alla Divina Provvidenza, un giorno, camminando nel bosco che bisognava attraversare per arrivare dal paese di Angolo Terme a casa sua, trovò l’immaginetta di Madre Francesca, che ancora non conosceva, ma che la colpì subito e la inquietò a tal punto da cercare al più presto le Suore che aveva fondato. P. Emiliano ofmcap, in quel tempo predicatore delle Sante Quarantore, le disse chi fosse la Suora raffigurata in foto, che conosceva bene le Cappuccine di Madre Rubatto, e che, se avesse voluto, gliele avrebbe fatte incontrare a Bergamo, perchè si trovavano presso la Clinica Castelli. Un giorno vi andò e incontrò una Suora che la invitò a partecipare agli incontri vocazionali; vedendo le Suore molto contente della loro vita, decise, anche se i suoi genitori non erano molto contenti, di entrare in quella famiglia religiosa a Genova. Quell’immaginetta era già nel piano di Dio, perché da quando l’ebbe trovata le cambiò la vita divenendo anche lei “figlia” di questa grande beata Madre, che presto sarà santa.
Dopo gli anni di preparazione alle Professioni religiose (la semplice e la perpetua), sr. Gianfranca, molto portata per le attività con i bambini, dopo aver ottenuto il Diploma Magistrale nel 1962, iniziò a prendersene cura e ad insegnare in diverse scuole materne. La troviamo a Ventimiglia, Roncobello, Brescia, Genova, via Berghini, Banzi (Pt) e Recco. Come Gesù, suo sposo, amava ripetere: “Lasciate che i bambini vengano a me perché di essi è il regno dei cieli”. Aveva capito bene che con loro avrebbe trovato il cielo sulla terra…come Lui, infatti, li amava, li accoglieva, li faceva crescere con vero amore di madre. Credo che nessuno come lei, abbia raggiunto le nozze d’oro con i bimbi. Sull’esempio della Fondatrice ha sempre avuto nel cuore una grande passione per loro perché sapeva, come diceva don Bosco, che una volta divenuti grandi sarebbero stati l’onore delle famiglia, della Chiesa e del mondo. Sr. Gianfranca custodiva gelosamente i loro lavoretti quasi a conservarne la presenza; com’è bello, ancora oggi, incontrare alcuni suoi ex alunni anziani, contenti di dire ancora le preghiere imparate all’asilo o in famiglia, e ricevute da chi voleva loro bene.
Cara sr. Gianfranca, non hai mai avuto molta salute: diversi piccoli disturbi hanno segnato la tua vita, ma non te lamentavi, tanto che la gente non si accorgeva. La poca salute tuttavia non ti ha impedito di donarti con gioia e amore per aiutare tante famiglie nella preziosa e delicata arte di educare. Poi la malattia ti ha colpito in modo più forte, e solo tu sai quanto grande fosse la sofferenza di non poter più stare accanto teneramente ai tuoi bambini, e soffrivi perché “ogni cosa fatta a loro era fatta a Gesù”. Con spirito materno amava così tanto i bimbi che li portava costantemente nel cuore; poco tempo fa mi raccontò con passione alcune storie dolorose riguardanti alcuni di loro come fossero ancora attuali.
Questa Sorella è stata riconoscente verso le Superiore in tutto: della scuola di musica come della Parrocchia, dei Corsi spirituali come di quelli di preghiera, e non ultimo di aver potuto assistere la sua cara mamma. Spesso con umiltà, come S. Francesco ripeteva: “quello che siamo è ciò che siamo davanti a Dio”. Il 23 gennaio, facendo memoria del 135° anniversario di Fondazione, così pregò: “Grazie Gesù di avermi attirata a te! Fammi più buona. Grazie, di avermi fatto vestire l’abito di Madre Francesca!, e alle animatrici vocazionali scrisse: “Pregate, pregate, pregate con le giovani e cercate di aiutarle”.
Carissima, oggi ci hai lasciato per andare incontro al Padre ricco di bontà, che in Cielo avrà aperto per te le porte della sua misericordia, per farti godere la luce che non ha fine e la pace dei santi. Sono certa che in Paradiso, insieme a tutte le Suore, ti avrà accolto a braccia aperte anche la cara sr. Giulia Finazzi, con la quale hai molto condiviso qui in terra.
Cara Suor Gianfranca, ora noi contiamo sulla tua intercessione: veglia sulla Comunità che hai tanto amato in terra e sulla tua famiglia. Arrivederci in Cielo con Maria, Vergine e Madre, da te tanto amata.
Suor Gianfranca riposa nel Cimitero di Angolo Terme (BS).
Suor Loredana Tiraboschi
Superiora provinciale
Milano, 12 marzo 2020