Canonizzazione Madre Francesca: il ringraziamento a Bergamo
8 Giugno 2022Celebrazione di ringraziamento ad Assisi
23 Giugno 2022Pubblichiamo l’omelia che S.E. mons. Guglielmo Borghetti, vescovo di Albenga-Imperia, ha pronunciato durante la Santa Messa di ringraziamento per la canonizzazione della nostra amata Madre Fondatrice il 21 maggio scorso a Loano, luogo sempre carissimo per noi Cappuccine che ha visto fiorire e germogliare l’Istituto.
Oggi la Chiesa di Albenga-Imperia, tutta rappresentata da noi qui radunati nel cuore della città di Loano, gioisce grata per l’avvenuta canonizzazione domenica 15 maggio di Anna Maria Rubatto – Suor Francesca di Gesù – fondatrice delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto, ex Terziarie Cappuccine di Loano. Una vergine saggia che si è distinta non per aver versato il sangue per Cristo – martirio rosso – ma per aver vissuto e conosciuto ugualmente il martirio del dovere quotidiano compiuto con ineccepibile esattezza ed eroica costanza e tutto “per amore di Dio” – martirio bianco.
La Nostra Chiesa diocesana ti saluta Suor Maria Francesca di Gesù, saluta te che “hai fatto della tua esistenza un continuo servizio agli ultimi, testimoniando lo speciale amore che Dio ha per i piccoli e gli umili” (San Giovanni Paolo II). La città di Loano oggi è in festa e si qualifica, ancora una volta ed in modo eccellente, come terra fertile di generose risposte alla sequela di Gesù: quanti sacerdoti e religiose ha donato alla Chiesa! Mi piace ricordare Il primo patriarca di Gerusalemme dei Latini, il vescovo mons. Giuseppe Valerga, don Felice Valerga, il vescovo mons. Emanuele Valerga, carmelitano in India (Kerala) e tanti sacerdoti tra i quali mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo, che partecipa con noi a questa solenne eucaristia, il nostro Vicario generale mons. Bruno Scarpino, don Giuseppe Tornavacca, don Gabriele Corini, don Fabio Bonifazio, p. Agostino Bassani, cappuccino, suor Lucia e suor Francesca Caviglia, Suore di Santa Maria Giuseppa Rossello, e infine il nostro diacono Giacomo presto sacerdote.
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv, 14, 23). Si, la Santissima Trinità ha preso dimora nel tuo cuore perché nella grazia dello Spirito Santo hai amato il Padre e lo hai amato radicalmente e in santa semplicità, il tuo cuore non si è turbato, non ha avuto timore “Seguendo fedelmente le orme di Francesco, l’innamorato della povertà evangelica, hai imparato non solo a servire i poveri, ma a farti povera tu stessa e hai indicato alle tue figlie spirituali questa speciale via di evangelizzazione” (San Giovanni Paolo II, omelia della Messa di beatificazione 1993). Con la crescita dell’Istituto, questa iniziale intuizione è diventata profondo slancio missionario che ha condotto Madre Rubatto e le sue Sorelle in America Latina, Uruguay, Argentina, Brasile, dove alcune sue figlie spirituali hanno suggellato col sacrificio della vita quel servizio ai poveri che costituisce il carisma affidato alla Congregazione per il bene di tutta Chiesa. Come Barnaba e Paolo donne “che hanno rischiato la loro vita per il Nome santo del nostro Signore Gesù Cristo” (At 15,26), donne che rischiano ancora la vita per il Nome Santo di Gesù oggi!
Oggi ti salutiamo come promotrice di testimonianza di carità e di attenzione ai poveri, ai malati, ai ragazzi qui a Loano, e per diffusione nel territorio della nostra Diocesi di Albenga-Imperia e nei luoghi dove è giunta la tua Congregazione! Per questo chiediamo con forza la tua intercessione perché ancora questa terra loanese, questa terra ingauna e imperiese porti frutti di santità schietta, distinguendosi per l’attenzione agli ultimi, ai diseredati, ai ragazzi in crescita in un mondo impazzito e lento nel cogliere il fascino di Cristo! Tu hai fatto questo in un tempo in cui non era retorica parlare del primato degli ultimi, perché hai saputo vedere in loro la carne di Cristo, hai saputo riconoscerli come vicari di Cristo! “I credenti, quando vogliono vedere di persona Gesù e toccarlo con mano, sanno dove rivolgersi: i poveri sono sacramento di Cristo, rappresentano la sua persona e rinviano a Lui” (P.p. Francesco, Messaggio per la V Giornata Mondiale dei poveri , 14 novembre 2021). Intercedi perché fioriscano vocazioni al sacerdozio ministeriale, alla vita consacrata maschile e femminile, alla famiglia secondo il progetto del Padre, famiglia amoris laetitia!
La profetica testimonianza della carità continua ancora oggi negli svariati campi di apostolato in cui opera la Congregazione delle figlie di Madre Rubatto contribuendo a far giungere ad ogni uomo, in particolare ai sofferenti e agli abbandonati, l’invito universale al banchetto delle nozze celesti (cf. Mt 22, 9) e a tutti noi il pungolo per riconoscere Cristo presente in mezzo a noi nei diseredati, nei giovani bisognosi di Cristo, nelle genti che lo cercano senza saper dare a Lui ancora un nome.
Una santità ‘facile’. Mi piace concludere richiamando alcuni brevi pensieri tratti dall’0melia del Santo Padre nella Santa Messa di domenica 15 maggio riguardanti la santità: risuonino per noi in questa piazza come appello accorato: “a volte, insistendo troppo sul nostro sforzo di compiere opere buone, abbiamo generato un ideale di santità troppo fondato su di noi, sull’eroismo personale, sulla capacità di rinuncia, sul sacrificarsi per conquistare un premio. È una visione a volte troppo pelagiana della vita, della santità,… Così abbiamo fatto della santità una meta impervia, l’abbiamo separata dalla vita di tutti i giorni, invece che cercarla e abbracciarla nella quotidianità, nella polvere della strada, nei travagli della vita concreta.
Essere discepoli di Gesù, e camminare sulla via della santità, è anzitutto lasciarsi trasfigurare dalla potenza dell’amore di Dio…L’amore che riceviamo dal Signore è la forza che trasforma la nostra vita, ci dilata il cuore e ci predispone ad amare.
È così semplice la vita cristiana, è così semplice! Noi la rendiamo complicata con tante cose, ma è così semplice!
Questo è un santo o una santa: un riflesso luminoso del Signore nella storia. Proviamoci anche noi: non è chiusa la strada della santità, è universale, è una chiamata per tutti noi, incomincia con il Battesimo, non è chiusa. Proviamoci anche noi, perché ognuno di noi è chiamato alla santità, ad una santità unica e irripetibile. Sì, il Signore ha un progetto di amore per ciascuno, ha un sogno per la tua vita, per la mia vita, per la vita di ognuno di noi.” (P.p. Francesco, omelia del 15 maggio 2022).
Per intercessione di Santa Francesca Rubatto possa ciascuno di noi scoprire il sogno di Dio sulla sua vita e avere il dono di realizzarlo nella grazia dello Spirito Santo. Per intercessione di Santa Francesca Rubatto possa la nostra comunità diocesana produrre, come un grande giardino in primavera, fiori di santità originali che spandano il buon profumo di Cristo!
Così sia!