Solennità di San Francesco d’Assisi – La Regola e il presepio di Greccio

90 anni educando al servizio della vita, Comunità Educativa ‘Santa Clara de Asis’ – Buenos Aires
25 Settembre 2023
“Tutti I giorni della mia vita abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni” (Sal. 23).
16 Ottobre 2023
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25 Settembre 2023
“Tutti I giorni della mia vita abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni” (Sal. 23).
16 Ottobre 2023

Carissimi fratelli e sorelle Rubattiani,

in questa solennità di San Francesco, credo che non possiamo non unirci alle celebrazioni in atto del Centenario della Regola (F.F. 75) e del Presepio di Greccio (F.F. 201), dell’intera Famiglia Francescana, dove il Serafico Padre indicandoci Cristo umile, povero, crocifisso e risorto, come modello di vita e santità, ci invita ad essere “cristiani autentici”, che desiderano far conoscere a tutti il grande amore con cui Dio ci ama, riconoscendo la preziosità e sacralità di ogni vita. Anche S. Madre Francesca, ha sempre voluto che si “vivesse Cristo sul Vangelo e nella vita” (Summ 902), mettendolo al centro di ogni cosa e pensiero, cercando come Lui, sempre e in tutto  la volontà del Padre che ci invia nel mondo, come “Apostole di grazia e di salvezza”, per far conoscere a tutti la tenerezza di Dio per ogni uomo.

Con questo desiderio S. Francesco, col presepio di Greccio, ha voluto rappresentare visibilmente l’incarnazione di Dio, nel bimbo di Betlemme, affinchè con gli stessi occhi del corpo e dello spirito, sappiamo riconoscere la carne di Cristo, il Figlio di Dio incarnato in ogni persona debole o  ferita che continua a soffrire nell’umanità. “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1-2). Proprio in una grotta di Greccio,  il Serafico Padre volle vedere con i suoi occhi, la nascita del fanciullo divino, del Verbo di Dio fattosi carne, che nasce in una mangiatoia, si fa nostro pane e che  viene accolto da persone semplici come i pastori… sul volto di Gesù bambino, traspare pace e luce, “sì perché è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini” (Tt 2,11), che ci insegna a rigettare il male e a operare il bene. Questo è ciò che riconosce anche S. Madre Francesca: “Lasciamoci guidare da Gesù Bambino, ed entriamo seco Lui nella stalla di Betlemme… Quale prodigio di umiltà contempliamo in quella mangiatoia!… Il mondo ama ed apprezza gli onori e le ricchezze… e Colui che di tutto è l’Autore si riserva la dimenticanza e l’abbiezione… osserviamo quanta pace traspare dal volto di Gesù in mezzo alle privazioni e a tanta povertà… Oh come è bello vedere una persona che ha il suo cuore in pace! Essa ci lega a Dio. Dirige le azioni a Dio solo!.. Dona l’amor santo di Dio…Amatelo Gesù, amatelo tanto…e tra di voi amatevi con un amore puro, semplice, senza preferenze” (cf Lett Md Fr n.341-342). Ecco perché, anche in altre lettere, la Madre ci invita ad avere “dolcezza nel parlare e mansuetudine nell’operare”, perché chi ci incontra possa incontrare il principe della pace.

In comunione, anche con la “Laudato sii” di Papa Francesco, in questi tempi di forti sconvolgimenti climatici mondiali siamo chiamati con urgenza, là dove siamo, ad avere cura del creato e a difenderlo perché la “madre terra” ci è stata data da Dio per coltivarla e custodirla (Gen 2,15).  Per riuscire a fare tutto questo, saggiamente il Poverello, ci suggerisce con la sua stessa vita, che è possibile realizzarlo solo coltivando un forte spirito di preghiera, di comunione con Dio, allora con semplicità e letizia sapremo riconoscere tutti come figli dello stesso Padre, allora riusciremo con minorità e spirito fraterno ad andare incontro agli ultimi di oggi, prendendoci cura gli uni degli altri.

Carissimi, viviamo bene, viviamo lieti, lodando e benedicendo Dio, ringraziandolo e servendolo con grande umiltà, lasciandoci trasformare dallo spirito del Vangelo; che il Signore ci benedica e faccia risplendere sempre la sua luce su di noi.

Buona Solennità! Auguri !

 

Sr. Loredana Tiraboschi

Superiora Generale

Roma, 4 ottobre 2023                                                                                    

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