Suor Alice Airoldi, instancabile apostola e tessitrice di relazioni

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Giuseppina Airoldi nasce a Bergamo il 3 novembre 1920 in una famiglia cristiana dove specialmente la madre, donna esemplare, la educa alla preghiera. Fin da piccola, anche se con sacrificio, i genitori le fanno frequentare la scuola a Villa Peschiera presso le Suore del S. Cuore di Santa Sofia Barat. Giuseppina ama studiare, pregare e dalle Suore impara anche a cucire. In seguito trova lavoro come inserviente all’Ospedale Maggiore di Bergamo, dove fa una significativa esperienza accanto ai malati. Dopo aver pregato e riflettuto Giuseppina, sentendosi chiamata alla Vita religiosa, col consiglio del suo confessore, entra tra le Suore Cappuccine di Madre Rubatto nel 1941. Questa scelta per la giovane Giuseppina non è facile: partendo per Genova suo padre non ha neanche il coraggio di salutarla, seppur in seguito, in uno scritto affettuoso, le dice che avrebbe sempre pregato per lei.

Veste l’abito cappuccino il 24 maggio 1941 a Loano assumendo il nome di religione di Suor M. Alice di S. Antonio ed emette i Primi voti il 24 maggio 1943.  Il 16 ottobre 1948 fa la Professione perpetua a Genova.

Dopo gli anni della formazione, ottenuto il Diploma di Infermiera generica, lavora a Milano in via Settala nel servizio a domicilio; a Bergamo, presso la Clinica Castelli e poi la Clinica S. Francesco; a Roma nell’Istituto Materno come guardarobiera e, accanto a Suor Rosanna Piccinelli, apprende a cucire con grande precisione. Per alcuni anni serve con squisita carità i sacerdoti della Casa del Clero di Albenga che si sentono molto amati da questa Sorella. Suor Alice assume anche l’ufficio di Superiora nelle fraternità di Bergamo (Clinica Castelli), di Genova-Quarto (allora Casa di Esercizi spirituali ed Infermeria delle Suore anziane), di Oneglia, di Varazze e della Casa-Madre di Genova; inoltre in alcune di esse svolge anche l’ufficio di sacrestana ed economa. Nel 1981 con altre Sorelle si reca a Colliano (Sa) dove aiuta con grande generosità la popolazione colpita dal terremoto.

Suor Alice è stata capace di creare relazioni profonde e durature, amava ascoltare ed era molto attenta ai più deboli. Dopo alcune indagini mediche le è stato diagnosticato un tumore al pancreas col quale tuttavia riesce a convivere ancora per molti anni fin quando, ormai centenaria, dopo aver superato indenne anche l’epidemia di Covid-19, a soli sette giorni dal compiere 102 anni, Suor Alice varca la soglia del Cielo.

Grazie Sorella, per il tuo amore al Signore, per la tua preghiera, per la carità e comprensione verso le Sorelle e tanti fratelli e sorelle che ancora oggi ricordano la tua gentilezza, l’attenzione e la grande umanità che comunicavi loro.

Cara Sorella, ora che sei in Paradiso prega per tutti noi dove un giorno possiamo ritrovarci per cantare le misericordie del Signore.

Suor Alice riposa nel cimitero di Calusco d’Adda (Bg)

Suor Franca Zeni

Superiora Provinciale

Milano, 27 ottobre 2022

 

 
 
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